Ciclocross, Mathieu Van Der Poel non cerca scuse: “Semplicemente non avevo le gambe per vincere”
Mathieu Van Der Poel non si nasconde dopo la sconfitta a Diegem. Se la corsa era iniziata anche bene, con il leader della Alpecin – Deceuninck che era riuscito ad allungare rispetto ai rivali sfruttando i tratti a lui più favorevoli, è poi esploso nel finale, finendo così per lasciare campo libero all’eterno rivale Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che se l’è così dovuta vedere con Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), fino a batterlo sul traguardo al termine di una battaglia serrata. Lontano invece il fenomeno neerlandese, che questa volta si è dunque dovuto arrendere, dovendosi accontentare della terza posizione, a oltre trenta secondi dal vincitore.
“Semplicemente non ne avevo abbastanza – ha commentato dopo il traguardo – Non avevo le gambe per vincere. Ho provato a fare la differenza e penso che fossi il migliore sulla sabbia, ma non avevo le gambe per poter continuare a fare la differenza in quel modo. Ad un certo punto ho pensato che le cose potessero andare per il verso giusto, ma non sono riuscito a tenere quel ritmo. Sul rettilineo finale ho capito che ne avevo più”.
Sereno riguardo al fatto che la sua serie di vittorie in questo tradizionale cross notturno (dove ha vinto dal 2014 al 2019) “doveva finire un giorno”, ha sottolineato l’importanza del vento in quel tratto conclusivo, dove soffiava frontalmente senza alcuna protezione. Un tratto dunque doveva serviva tutta la forza e potenza che questa volta sentiva di non avere, specialmente rispetto al portento belga, che si prende la seconda vittoria consecutiva della loro storica rivalità.
Il classe 1995 comunque non cerca scuse: “Proviamo sempre a vincere in gara, ma stavolta non avevo le gambe per andare fino in fondo. Il calendario fitto è lo stesso per tutti. È un peccato, ma le cose sono andate così. Mi sono giocato le mie carte, ma non avevo le gambe per vincere”.
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